sabato 14 luglio 2012

Gli Indoeuropei: la rovina dei piani di Enki



Come dimostra la cartina geografica, popolazioni indoeuropee, patriarcali e guerriere, provenienti dall'area caucasica e siberica, si introdussero in Europa, estinguendo o assoggettando con le armi e la violenza le società gilaniche (vedi link http://italianimbecilli.blogspot.com/2011/02/societa-gilaniche-le-floride-comunita.html) cancellando di fatto l'eredità lasciata loro dagli insegnamenti enkiliti, durante il processo di Rinascita.

Le prime comunità umane, libere e pacifiche, fondate su una auto-organizzazione basata su cooperazione e solidarietà, che per migliaia di anni avevano prosperato in Europa e in Mesopotamia, vengono pertanto soppiantate dalle ondate delle popolazioni indoeuropee tra cui appunto i Kurgan.

Il modello sociale imposto vede come elementi dominanti la forza fisica e l'autorità maschile relegando la figura della donna (e della sua spiritualità) a un livello di schiavitù e di concubinaggio forzato. L'ordine anarchico venne represso, fu introdotto il concetto di proprietà (che poi sfocerà nella monetizzazione, nel mercato) soppiantando un efficace sistema economico basato sul dono.

Da questa logica oppressiva nacque quella che la storiografia ufficiale, riconosce come la "nostra" civiltà, le prime monarchie, i primi regni... omettendo tutto ciò che di buono vi era prima in una arcadica società così come venne progettata per l'uomo da Enki, dopo il diluvio, con il processo di Rinascita, grazie alla quale ebbero origine le prime società umane, tra cui i Sumeri, appunto poi soppiantate dall'arrivo degli Indoeuropei.


E' solo dopo il loro arrivo infatti che la linea del tempo inizia a registrare gli accadimenti storici che studiamo sui libri di testo, relegando alla figura di semplici miti ciò che precedeva la storia. Una storia prima della storia, volutamente cancellata dalla storia.

E' dalle ricerce di Marija Gimbutas che possiamo conoscere le misteriosi origini del popolo indoeuropeo. Dagli studi della Gimbutas emerge un quadro abbastanza semplice e lineare della comparsa degli Indoeuropei sulla scena della storia: migrando dalle loro regioni d'origine (Urheimat collocata fra gli Urali e il Danubio), le popolazioni indoeuropee si sarebbero sovrapposte un po' ovunque (dall'Europa occidentale all'India) alle popolazioni neolitiche preindoeuropee, come élites guerriere tecnicamente più avanzate (detentrici della metallurgia del rame e del bronzo), imponendo in gran parte alle popolazioni sottomesse la loro struttura sociale e la loro religione


L'ipotesi più diffusa sulla tipologia di popolazione era quella di un popolo di guerrieri nomadi che, migrando dalle sue sedi originarie a causa della scarsità di risorse, avrebbe travolto le civiltà preesistenti, portando tuttavia delle innovazioni tecnologiche come la metallurgia del bronzo, poi del ferro, l'uso del carro da guerra e del cavallo.

Soprattutto fra gli indoeuropeisti di scuola tedesca , tra cui Gustaf Kossinna, lo studio sull'origine degli indoeuropei veniva mischiato con lo studio sull'origine Germani, che si presentavano come guerrieri patriarcali rozzi e feroci, primitivi e nomadi, in opposizione all'avanzata civiltà mediterranea antica greco-latina. 

Andando assai più indietro nel tempo, nelle tradizioni fra storia e leggenda che circondano l'origine dell'età antica mediterranea, agli studiosi si offriva il modello dell'invasione dorica che, intorno al 1100 a.C. avrebbe spazzato via la civiltà micenea preesistente, anch'essa indoeuropea (e non meno guerriera, visto che aveva sopraffatto la civiltà asiatica dei Troiani). 

Quanto al ramo indiano dell'indoeuropeo, o indo-germanico, era fin troppo facile ravvisare, nei Veda come nei più tardi poemi epici Mahabahrata e Ramayana, il sovrapporsi, a genti preindoeuropee, di una società guerriera, non dissimile da quella descritta nei poemi omerici.

Gli Indoeuropei erano quindi una popolazione nomade primitiva, guerriera, patriarcale, venuta dal nord che si sovrappose in una o più fasi, alle popolazioni preindoeuropee, soggiogandole e dominandole come élite guerriera, che poi impose la propria lingua alle genti sottomesse (secondo un modello che Andrew Colin Renfrew ed altri studiosi definiscono "mutamento linguistico per sovrapposizione di un'élite").

E' proprio l'arrivo degli indo-europei a 'rovinare' i piani di Enki e della Rinascita in quanto, sostituendo i loro paradigmi sociali a quelli tipici della Rinascita danno il via alla storia umana, alle sue violenze, alla prevaricazione del forte contro il debole, all'introduzione della proprietà privata e a tutte le conseguenze che ciò porterà nel corso dei millenni a venire.

Culture mai entrate in contatto con gli indo-europei (e penso ai nativi americani) sono rimaste invece più legate ai vecchi paradigmi della Rinascita enkilita e ai modelli delle arcadiche società gilaniche.

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3 commenti:

  1. Mhhh...ci sono alcune cose che poco mi convincono...
    Una su tutte, che le società patriarcali indoeuropee abbiano ridotto la donna ad uno stato servile rispetto all'uomo.
    In realtà tutto lascerebe intendere che a ridurre le donne a degli "aminali domestici", siano state le culture fiorite nel mediterraneo orientale e dintorni; presso i tanto famigerati popoli indoeuropei, le donne erano molto emancipate, con diritti molto vicini a quelli degli uomini. I popoli mediterranei, compresi gli indeuropei "mediterraneizzati", rimanevano sempre sbigottiti e scandalizzati dalla libertà delle donne "nordiche", ovvero facenti parte di culture rimaste più genuinamente indoeuropee; ancora nel medioevo si sottolineava la loro fierezza e libertà d'azione e pensiero...quanto poi a quelli qui chiamati "insegnamenti Enkiti", non furuno gli indoeuropei a mandarli in malora, ma l'instaurarsi delle religioni abramitiche (espressioni delle succitate culture medioorientali), sono quelle che hanno infranto la "pax deorum" tra gli uomini e l'ambiente in cui vivono e che fanno quella differenza che tu noti tra europei e indiani d'america!

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  2. Beh... ma l'origine dei popoli indoeuropei, come abbiamo potuto verificare nel corso delle nostre ricerche, è proprio verso est. La Uhremait dei Kurgan sembra essere situata nei dintorni del Mar Nero. Forse stai confondendo, permettimi di dirlo senza offesa alcuna, il ceppo indoeuropeo con quello già presente in europa prima delle migrazioni avvenute circa 6000 anni fa di popolazioni dedite alla pastorizia e al nomadismo provenienti da est.

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  3. Mi permetto di suggerire, per ulteriore approfondimento, le seguenti due puntate del nostro podcast "Atlanticast"

    http://atlanticast.blogspot.it/2015/12/puntata-n38-agricoltura-e-industria.html

    http://atlanticast.blogspot.it/2015/12/puntata-n39-la-vittoria-dei-kurgan-e.html

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